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Il diritto della donna all'eredità 

L'islam riconosce alla donna il diritto all'eredita  mentre ne era privata, dato che l'eredita  era il fatto degli uomini che difendevano la triba¹ e la proteggevano dagli aggressori. Ma non ci si limitava a questo: si ereditava anche della donna come di ogni altro bene. Si riferisce che commentando il versetto coranico che segue (4: 19) "O voi che credete, non vi è lecito ereditare delle mogli contro la loro volontà . ()Vedi ancora p. 6, nota n° 5.Non trattatele con durezza nell'intento di riprendervi parte di quello che avevate donato.", Ibn Abbas disse: "Quando un uomo moriva, la sua famiglia aveva diritti sulla moglie pi๠di chiunque altro; se alcuni suoi membri volevano la sposavano, se no la davano in matrinmonio ad un terzo o rifiutavano di rimaritarla, se lo desideravano. Avevano diritti su di lei pi๠della sua famiglia. Perciಠdetto versetto fu rivelato."

L'islam vieta² quindi di trascurare in modo cosàì avvilente la donna privandola dell'eredità  del marito e le assegnಠla sua parte. Allah Altissimo dice infatti (4:7):

"Agli uomini spetta una parte di quello che hanno lasciato genitori e parenti; anche alle donne spetta una parte di quello che hanno lasciato genitori e parenti stretti: piccola o grande che sia, una parte determinata."

Said Kutb, commentando detto versetto scrive:

"Ecco il principio generale su cui l'islam da quattordici secoli, assegna alle donne il diritto all'eredità  allo stesso titolo come all'uomo. Con questo versetto l'islam riconosceva i diritti dei figli che durante il periodo preislamico erano calpestati e violati dal fatto che allora gli individui erano visti secondo il loro valore guerriero e la loro produttività . L'islam invece guardava da una visuale divina e considerava l'uomo innanzitutto secondo il suo valore umano, il valore fondamentale che non lo abbandona mai; poi lo guardava secondo i suoi effettivi bisogni nel quadro della famiglia e nel quadro della società ."

Allah Altissiomo dice nel (Corano 4:11):

"Ecco quello che Allah vi ordina a proposito dei vostri figli: al maschio la parte di due femmine."

A prima vista, chi legge puಠpensare ad una ingiustizia e una violazione del diritto della donna: al maschio il doppio della parte della femmina! La femmina ha solo la metà  della parte del maschio! Fatto sta che le cose sono pi๠complesse. Allah ha infatti dettagliato l'eredità  della donna e l'ha distribuita su tre casi:

- In un primo caso, la sua parte potrebbe essere uguale a quella del maschio.

- In un secondo caso la sua parte potrebbe essere uguale o di poco inferiore, a quella del maschio.

- In un terzo caso, la sua parte puಠessere uguale alla metà  di quella del maschio, ed è il caso in pratica, pi๠frequente.

Chi voglia indicazioni pi๠dettagliate su questo argomento potrà  consultare le opere e gli studi di diritto di successione islamico.

Prima di formulare qualunque giudizio sull'islam accusandolo di violare o meno il diritto della donna all'eredità , si prenda un esempio: un uomo muore lasciando un figlio e una figlia e in eredità , la somma di tremila ryali. La parte che spetta al figlio è di 2000 ryali e quella che spetta alla figlia è di solo 1000 ryali.

Vediamo poi cosa diventa detta eredità  per ognuno dopo un certo tempo. Il denaro di eredità  del figlio necessariamente diminuirà  perchè il giovanotto è chiamato a pagare la dote della donna che sposerà , ad acquistare mobili per l'alloggio, a spendere per le necessità  della famiglia perchè la sposa non è per nulla tenuta a partecipare al mantenimento della famiglia anche se è ricca. Al figlio spetta anche di sopportare le spese necessarie al mantenimento dei genitori, dei parenti ed altri fratelli specie se sono poveri o deboli, finquando ne ha la capacita .

Mentre la figlia ereditiera solo di 1000 ryali, continua ad essere onorata e diletta, circondata da ogni specie di cura e di attenzione e completamente a carico del marito. Non ha l'obbligo di nessuna presa a carico, compresa quella della propria persona. La somma ereditata invece di diminuire potrebbe anzi crescere perchè riceverà  la dote che le sarà  versata dal marito e anche in caso di divorzio, avrà  sempre il beneficio della presa a carico da parte del marito per lei e per i suoi figli. La donna potrebbe anche investire il proprio denaro e fruttarlo liberamente.

É chiaro da quello che precede che la parte di eredità  della figlia rimane per lei come una risorsa che le servirebbe in caso di assenza totale di presa a carico, il che è praticamente impossibile; mentre l'eredità  del maschio è stata rapidamente spesa per tutte le responsabilità  a cui il maschio doveva far fronte.

In realta , la sciaria islamica è diversa da tutti gli altri sistemi di successione esistenti in cui in generale il padre si disimpegna nei confronti della figlia che viene quindi a trovarsi nell'obbligo di mantenersi con i propri mezzi. La figlia nell'islam è invece presa a carico dal padre fino al suo matrimonio. Col matrimonio viene presa a carico dal marito ed infine, se le viene a mancare il marito, essa viene obbligatoriamente presa a carico dai figli.

Le leggi che assegnano una parte uguale all'uomo e alla donna assegnano ad entrambi ed allo stesso titolo carichi ed obblighi finanziari. Rivendicare che la donna abbia la stessa parte dell'uomo nell'eredità  senza esigere che lei sopporti gli obblighi e carichi finanziari che ne conseguono, rappresenta una forma di ingiustizia e d'iniquità  nei confronti dell'uomo, che la sciaria islamica non puಠin alcun modo ammettere.

É dunque giustissimo ed equo che quando si favorisce l'uomo nell'eredità , che la donna venga dispensata dagli obblighi e carichi finanziari e dalle spese di mantenimento e di educazione dei figli. Ed è uno dei segni della grandezza e saggezza dell'islam che si onori la donna esentandola da tutte le spese e da tutti gli obblighi e responsabilità , mettendole sulle spalle dell'uomo senza comunque privare la donna dall'eredità , permettendole la metà  della parte che spetta all'uomo. Ciಠnon costituisce una dimostrazione di giustizia ed equita ?

Bisogna anche indicare che la sciaria islamica prevede per ognuno, maschio o femmina la sua parte di eredita , e nessuno puಠnegargliene il diritto. Per questo, la parte di beni di cui uno puಠdisporre liberamente nel testamento è stata deliberatamente limitata al massimo al terzo; al di là  di questa quota si rischia di privare gli aventi diritto all'eredità  della parte che loro spetta. Amr Ibn Saad – Allah sia soddisfatto di lui- disse:

"Il Profeta venne a rendermi visita essendo ammalato a Mecca; gli dissi: "Ho del denaro, posso disporlo tutto in beneficienza ? Mi disse "No!" "Allora la meta ", gli dissi. Mi disse ancora " No" Dissi allora: "Allora un terzo" Mi disse "Un terzo e un terzo è anche troppo; meglio lasciare ricchi i tuoi eredi, invece di lasciarli poveri costretti a chiedere l'elemosina; ogni spesa che fai è una carità  per te non fosse altro che un boccone che metti in bocca a tua moglie; puಠdarsi che Allah ti ridia la salute: sarà  a favore di alcuni e a scapito di altri." (Bukhari n° 1233) Allah insiste sulla necessità  di non danneggiare gli eredi, precisando nel (Corano 4:12) "...dopo aver dato seguito al testamento e [pagato] i debiti senza far torto [a nessuno]."

Cosàì il nobile messaggero di Allah ha potuto preservare tramite le sue istruzioni e le sue raccomandazioni i diritti della donna ad una vita di dignità  e di decenza. Ricordiamo inoltre che il prezzo del sangue ed ogni altro obbligo finanziario destinato alla espiazione dei delitti, sono esclusivamente a carico degli uomini.