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La donna nel cristianesimo antico

I Padri della Chiesa hanno superato ogni limite quando hanno considerato che la donna fosse l'origine del peccato, la fonte di ogni trasgressione e di tutti i malanni capitati all'umanità intera. Ai loro occhi, il rapporto tra l'uomo e la donna era impuro e andava evitato anche se fosse nell'ambito del matrimonio. Tertulliano diceva:

"É la via d'accesso al Diavolo nell'anima umana; fu lei che spinse l'uomo verso l'albero maledetto, fu lei che contrastٍ le leggi di Dio ed alterٍ la Sua immagine, cioè l'uomo."

Lo scrittore danese Wieth Knudesen ha potuto fare dello statuto della donna nel medioevo, la descrizione che segue :(Ahmed Scialabi: "Paragone delle religioni"; p. 187)

"Ci si curava pochissimo di lei a causa della concezione cattolica che considerava la donna una creatura di secondo ordine."

L'apostolo Paolo disse:(Efesini 5: 22-23)"

"L'uomo è il capo della donna, proprio come Dio è il capo di Cristo (su di lui la pace). La donna non è la gloria di Dio come lo è un uomo; la donna è stata proprio creata per l'uomo."

Gli insegnamenti cristiani ingiungevano alla donna di sottomettersi e di obbedire in modo assoluto al marito. Paolo disse :(Nuovo Testamento : Corinzi 1; 11: 3-9 )

"Donne, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore; perchè il marito è il capo della donna, come Cristo è il capo della Chiesa."

Bernard Shaw, uomo di lettere inglese scrisse: "In virtù della legge inglese, appena sposata, tutti i beni della donna diventano proprietà del marito."

Inoltre, la legge e la religione stipulano l'eternità e la perpetuità del matrimonio: il divorzio era cosa impossibile qualunque fossero l'inimicizia e la gravità dei problemi tra marito e moglie. Si doveva piuttosto ricorrere alla separazione dei corpi, con tutte le conseguenze dannose che questa pratica comportava: il marito libero di andare in cerca di amanti e la donna cercando da parte sua altrettanti ammiratori.

Nel caso di decesso di uno dei coniugi, il sopravissuto non aveva il diritto di rimaritarsi o risposarsi. Questa deplorevole situazione ebbe come risultato di suscitare reazioni violente e nefaste che caratterizzano fino ad oggi la società occidentale moderna. I pensatori e gli intellettuali fanno richiesta dei diritti e delle libertà assolute per ogni individuo, maschio fosse o femmina, senza nessuna limitazione : il che ha immerso la società nella generale e sfrenata depravazione.