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La donna nell'antica società ebrea

Presso gli ebrei, la donna è fonte di peccato, come lo dimostra l'Antico Testamento.(Genesi (3: 1/ 3: 21)" Lo statuto della donna nella società ebraica non è invidiabile perchè le leggi le erano molto severe, come si puٍ costatare nel libro dell' Ecclesiaste 7: 25-26:

"Mi sono applicato nel mio cuore a conoscere, a ricercare la saggezza e la ragione delle cose, a conoscere la pazzia della malvagità e la stupidità della stoltezza. Ho trovato più amara della morte la donna, il cui cuore è una rete e le cui mani sono dei lacci; quello che a Dio è gradevole le sfugge, ma il peccatore rimane preso da essa, un suo prigioniero."

Il padre ha un potere assoluto sulla propria famiglia e particolarmente sulle figlie che egli marita come desidera, ne fa dono o anche vende: Esodo: 21:7-10. L'autore del libro "Storia della civiltà""( Op. Cit. 1/2 p. 374)scrive:

"Il padre aveva un potere senza limiti sui membri della sua famiglia; la terra gli apparteneva ed i figli potevano rimanere in vita solo se erano obbedienti. Lo stato era lui; aveva la possibilità se era povero, di vendere la figlia prima che diventasse matura perchè così diventasse schiava; come aveva la possibilità di maritarla a chiunque egli volesse, anche se a volte limitava un tantino i suoi diritti e le chiedeva di accettare quel partito.

"Quando la donna ebrea si sposava, ne veniva trasferita la tutela al marito e diventava così una parte del suo patrimonio come la casa, lo schiavo o il denaro. ب quello che traspare dai comandamenti della Tora in Esodo: 20: 17.

Inoltre, la legge ebraica privava la donna dall'eredità del padre se egli ha dei figli maschi: vedi Numeri: 27: 8 :

"Quando un uomo muore senza lasciare un figlio, farete passare la sua eredità alla figlia.

Quando una donna perdeva il marito, passava direttamente tra le mani del fratello del defunto che lei lo volesse o no, a meno che il nuovo marito non la sconfessasse, come lo menziona il Vecchio Testamento 47:

"Quando due fratelli dimorano insieme e uno dei due muore senza lasciare figli, la moglie del defunto non deve rimaritarsi al di fuori con un estraneo; il suo fratellastro le andrà incontro, ne farà sua moglie e la sposerà.

Inoltre, gli ebrei solevano non avvicinare la donna quando è in periodo di mestrui: non mangiavano, nè bevevano in sua compagnia, il marito se ne allontanava finchè non fosse purificata. Le loro regole al riguardo sono molto chiare ed esplicite:"(Al Hakham Rabi Suleiman Giazfiraid : "Una raccolta di leggi e costumi ebraici", p. 22 ) "La donna è impura dal giorno in cui comincia a sentire che i mestrui sono da venire, anche se non ci sono segnali manifesti e il marito deve guardarsi dal toccarla nemmeno col dito mignolo; non è autorizzato a comunicare con lei o a darle qualunque cosa: non puٍ mangiare in sua compagnia, nè dividere con lei il letto, nè stare con lei nello stesso veicolo o nella stessa barca. Se lavorano insieme non devono toccarsi, se si ammala, il marito non è autorizzato a prendersi cura di lei ... Al parto, se le nasce un bimbo è impura per solo 7 giorni, se partorisce una femminuccia, è impura per 14 giorni; non deve lavarsi per 40 giorni dopo il parto di un bimbo e se partorisce di una femmina, non si lava per 80 giorni